sabato 19 novembre 2011

STANCO D'AMORE - HERMANN HESSE

mercoledì, 17 marzo 2010

STANCO D'AMORE - HERMANN HESSE
 
Anche questa poesia conferma quanto avevo detto in precedenza sulle poesie di Hesse: colloquiali, che non si aspettano nessuna risposta.
Introspettive, tese a rivelare il suo io, il suo stato d'animo, almeno quello di un particolare momento.
Gioie e dolori paragonati a fiori freschi o appassiti, sangue sparso all'amore profuso.
In una cosa mi trova d'accordo: non si può trattenere la gioia di un momento e neppure (grazie a dio), il dolore.
Passano su di noi, lasciandoci un segno, una ruga, un capello bianco esternamente, ed un solco, una cicatrice o un calore avvolgente dentro. Poi su entrambi il tempo stende una patina che addolcisce tutto.






STANCO D'AMORE

Nei rami s'addormenta cullando
il vento stanco. La mia mano
lascia un fiore rosso sangue
morire lacerato sotto un sole rovente.

Ho già visto fiorire e morire
molti fiori;
vengono e vanno gioie e dolori,
e custodirli nessuno può.

Anch'io ho sparso
nella vita il mio sangue;
non so però, se mi dispiace,
so solo, che sono stanco.



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#1  22 Marzo 2010 - 17:19
Buonasera Carla, leggevo e rileggevo questi versi, qualcosa in essi attirava la mia attenzione ... poi ho capito, .... ma ora sono stanco anch'io. Max61
utente anonimo


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