sabato, 09 maggio 2009
SUL MARE - MANUEL ALTOLAGUIRRE
Uno dei poeti spagnoli, nato a Malaga il 29 Giugno 1905, morì il 26 Luglio 1959.
È probabilmente il poeta più spirituale e intimista della generazione del 1927. Nelle sue opere si avverte l'influenza di poeti come Pedro Salinas, Juan Ramon Jiménez, Garcilaso de la Vega. Anche se la sua produzione letteraria è stata breve ed incostante, seppe creare un mondo intimista e ricco di sfumature. La sua poesia è calda, cordiale e trasparente e canta l'amore, la solitudine e la morte con toni romantici. Secondo lo stesso poeta, la sua poesia "si sente sorella minore di quella di Salinas". Un tratto rilevante della sua opera è la sua musicalità, con il predominio di versi brevi e l'utilizzo di strofe tradizionali.
È probabilmente il poeta più spirituale e intimista della generazione del 1927. Nelle sue opere si avverte l'influenza di poeti come Pedro Salinas, Juan Ramon Jiménez, Garcilaso de la Vega. Anche se la sua produzione letteraria è stata breve ed incostante, seppe creare un mondo intimista e ricco di sfumature. La sua poesia è calda, cordiale e trasparente e canta l'amore, la solitudine e la morte con toni romantici. Secondo lo stesso poeta, la sua poesia "si sente sorella minore di quella di Salinas". Un tratto rilevante della sua opera è la sua musicalità, con il predominio di versi brevi e l'utilizzo di strofe tradizionali.
SUL MARE
Non posso sapere le ore
che accumulo lungi da te.
Un sole implacabile vieta
che il tempo passi. Non arriva
la notte mai. Io volo
sotto una luce ch'é morte,
luce che accerchia il tuo mondo;
luce che, s'io non corressi
la corsa dell'astro,
sarebbe per me l'aurora.
Felice te, che non hai
luce costante, che godi
notte e giorno nell'anima.
Non sai che cosa é smarrirsi
illuminato e insonne
nello spazio,tra nubi,
senza essere angelo, senza essere angelo.
SOBRE EL MAR
No puedo saber las horas
que llevo lejos de ti.
Un sol insistente impide
que el tiempo pase. No llega
la noche nunca. Yo vuelo
bajo una luz que es la muerte,
luz que ronda el mundo tuyo;
luz que si yo no corriera,
tanto como el astro corre,
fuera para mí la aurora.
Dichosa tú, que no tienes
luz constante, tú que gozas
en el alma noche y día.
No sabes lo que es perderse
iluminado e insomne
por el espacio, entre nubes,
sin ser ángel, sin ser ángel.
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#1 19 Dicembre 2010 - 11:36
A SALINAS NON ALLACCIA NEPPURE LE SCARPE
utente anonimo |
Certo che anche a me Salinas piace moltissimo, ma prima di condannare
la poetica di Manuel, bisognerebbe conoscerla un pò meglio, non trovi?
Io continuo a trovare cose sue in spagnolo e la mia conoscenza di quella lingua, piuttosto limitata, non mi consente di azzardare una traduzione.
O meglio non ne sono così convinta da azzardarne un post.
Passi con le traduzioni delle biografie; lì puoi permetterti una visione d'insieme e di omettere dei passaggi che non comprendi, ma per una poesia mica puoi sopprimere un verso solo perchè non sai tradurlo!
la poetica di Manuel, bisognerebbe conoscerla un pò meglio, non trovi?
Io continuo a trovare cose sue in spagnolo e la mia conoscenza di quella lingua, piuttosto limitata, non mi consente di azzardare una traduzione.
O meglio non ne sono così convinta da azzardarne un post.
Passi con le traduzioni delle biografie; lì puoi permetterti una visione d'insieme e di omettere dei passaggi che non comprendi, ma per una poesia mica puoi sopprimere un verso solo perchè non sai tradurlo!
NATACARLA |