giovedì 17 novembre 2011

VIGILIA DI RESTARE - JUAN VICENTE PIQUERAS

giovedì, 30 luglio 2009
VIGILIA DI RESTARE - JUAN VICENTE PIQUERAS
 
Qualcuno mi ha chieso: “..ma dove li scovi tutti stì autori....” ?
Semplice: basta avere – oddio, avere è una parola grossa! - rubare (è molto più adatto) un po' di tempo per me e fare incetta di cose golose. Poi ne maturo l'inserimento piano piano.
Oggi ho scoperto questo autore, Juan Vicente Piqueras. Tra le sue poesie ce ne è una che parla di partenze, di viaggi, ma curiosamente nel titolo c'è la parola Restare
Se dovessi definire – ma il diavolo mi esenti di doverlo fare - la Poesia di Piqueras, direi che sia circolare, giacchè i suoi versi partono da un sentire molto terreno, volano nell'universo di altre letture e altri modi di sentire, e ritornano più terrene, più sagge, aggiungendo alla funzione basilare della parola il mistero del segreto: "Tremano come testimoni di un miracolo che conoscono soltanto loro".
Non sono parole mie, ma di Luis Sepulveda che nel sito ufficiale del poeta ne elogia lo stile:
Juan Vicente Piqueras è uno dei poeti che accorrono in mio aiuto quando mi accingo a scrivere. Mi nutro della sua freschezza, della sua musicalità, e mi diverto. E non esiste niente di più serio dell'umore che avvolge le sue poesie, che rivela una visione generosa della vita, di quella vita che i Poeti sono condannati a cantare.

Fin qui il post che avevo preparato quasi tre mesi or sono.
Oggi aggiungo che ho avuto la graditissima sorpresa di aver ricevuto dal poeta la risposta alla mia mail, con la quale ha esaudito il mio desiderio.







VIGILIA DI RESTARE


Tutto è pronto: la valigia,
le camicie, le mappe, la fatua speranza.

Mi spolvero le palpebre.
Ho messo all'occhiello
la rosa dei venti.

Tutto è pronto: il mare, l'atlante, l'aria.

Mi manca solo il quando, il dove,
un diario di bordo, le carte
di navigazione, venti a favore,
il coraggio e qualcuno che mi ami
come non so amarmi io.

La nave che non c'è, le mani attonite,
lo sguardo intento, le imboscate,
il filo ombelicale dell'orizzonte
che sottolinea questi versi sospesi...

Tutto è pronto. Sul serio. Invano.






Víspera de quedarse

Todo está preparado: la maleta,
las camisas, los mapas, la fatua esperanza.

Me estoy quitando el polvo de los párpados.
Me he puesto en la solapa
la rosa de los vientos.

Todo está a punto: el mar, el aire, el atlas.

Sólo me falta el cuándo,
el adónde, un cuaderno de bitácora,
cartas de marear, vientos propicios,
valor y alguien que sepa
quererme como no me quiero yo.

El barco que no existe, la mirada,
los peligros, las manos del asombro,
el hilo umbilical del horizonte
que subraya estos versos suspensivos…

Todo está preparado: en serio, en vano.






 Leggi i vecchi commenti




#1  05 Agosto 2009 - 13:02
Non so dove e quando:l'avevo già letta avendola trovata "stupenda". Nel senso in cui intendo la poesia.
Grazie sempre, Carla.
Questa volta mi firmo: gianni grillo

utente anonimo

#2  05 Agosto 2009 - 20:56
Giani, sei tornato!
Sulla poesia abbiamo gusti simili, Piqueras in particolare è veramente magico.
Grazie della visita, ci sentiamo presto.
NATACARLA

Nessun commento:

Posta un commento