A
Sky House* il mondo appare vicino e lontano allo stesso tempo. E' un pò
come trovarsi su una gigantesca ma comoda nave sul bordo della
cartolina che è lo stretto di Juan de Fuca e, oltre, la città di
Vittoria circondata da colli..... un luogo spesso offuscato da nebbia,
nuvole basse e piovose.
...
Poichè
Sky House è tutta finestre, quando si sta dentro questa casa di vetro
sembra di stare all'aperto, e si può osservare ogni cosa senza
disturbarla. Uccelli si posano sulle cime degli alberi all'altezza degli
occhi di chi osserva, portando nel becco le pagliuzze per costruire il
nido.
...
C'è
sempre qualcosa che va o che viene. Le ombre dei gabbiani in volo
attraversano i sette lucernari e rasentano il tavolinetto di cristallo
del salotto perchè anche i mobili sono stati scelti per permettere al
mondo esterno di penetrare e di sfiorare il mondo interiore delle
stanze, che sono piene di luce, e d'estate si riesce a leggere fino alle
dieci e mezza di sera denza bisogno di accendere la lampada.
Carver
passò qui l'invero e la primavera, e la casa è perfetta in questo
periodo in cui le giornate sono così brevi. Insomma, se si deve restare
soli, Sky House è un gran bel posto, perchè il mondo lì diventa un
compagno, non solo un ospite.
Il
silenzio delle stanze è molto profondo e circolare. Non si capisce bene
perchè. Forse perchè qui non è mai stata pronunciata una parola irata.
Forse perchè, nel cuore del mondo, c'è quell'istante fermo in cui
l'uccello riposa sul ramo. Sky House è quel momento.
In
quei giorni Ray si muoveva in uno sciame di poesie, come un apicoltore
in estasi che se ne va in giro circondato da una nuvola di api. Cerca di
vedere il mondo, ma lo vede attraverso le api (ovvero le poesie) e ogni
volta che vuole dire qualcosa a qualcuno gli esce fuori una poesia. Era
una specie di re Mida delle poesie. Ogni cosa che toccava o guardava si
trasformava in una poesia, che per lui era come l'oro. Ma a differenza
di re Mida non soffriva di questa contaminazione. Piuttosto era come se
il mondo gli si avvicinasse sempre più intimamente parlando la lingua a
lui più cara: la lingua della poesia, che dava al mondo l'importanza che
meritava, ma allo stesso tempo, per via del rifiuto di Ray di elevare
troppo il tono, lasciava al mondo il suo mistero, la distanza e la
dignità di restare semplice e intatto come la neve che si posa su un
ramo di abete.
Tess Gallagher
***
Quando
la Gallagher, che all'epoca insegnava Syracuse, nello stato di New
York, approfittando delle vacanze andava a trovarlo, l'ispirato stato di
grazia, l'atmosfera satura di storie/poesie la contagiava, e anche lei
scriveva poesie narrative o racconti poetici come se "le api del mio
compagno mi avessero accettata e andassi in giro anch'io circondata dal
bozzolo di quei satelliti della nostra essenza e del mondo che sono le
poesie".
***
*Sky
House è una casa che Tess Gallagher aveva progettato e dove Raymond si
ritirò dopo aver ricevuto una sovvenzione esentasse di 3.500 dollari
all'anno per cinque anni.
Stralcio da: Racconti in forma di poesia Edizioni Minimum Fax, 1999
chissà quanto paga di IMU...?
RispondiEliminaBentornato Jago, ma che fine ha fatto il tuo amico Alessandro? ^_^
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