Certe cose andrebbero fatte con ordine.  Prima si legge un libro. Ce ne facciamo una idea, lo giriamo con i  nostri occhi e le immagini - poche o tante - di cui disponiamo, aiutati,  magari da qualche descrizione del libro, se l'intento del libro fosse  di trasportarti nei luoghi, invece che nelle persone e solo dopo vedere come altri occhi lo hanno letto.
Io  ho sbagliato tutto: ho guardato il film ed adesso ho nostalgia del  libro, oltre a chiedermi perchè mai mi sia capitato di sapere  dell'esistenza del libro solo quando ho trovato - e per caso - una  poesia di Ernesto Che Guevara (peraltro anche di dubbia paternità).
Ma queste sono vecchie recriminazioni. Ormai fanno parte della mia vita anche se ogni volta mi consolo col pensiero che c'è un tempo per ogni cosa. Forse averlo letto a scuola, mi avrebbe provocato una sorta di intolleranza ed avrei finito per tenermene alla larga (o diventare una rivoluzionaria).
Basato sulle Notas de viaje o meglio Latinoamericana,  uno dei diari di un Ernesto Guevara giovanissimo, quando ancora non  aveva il soprannome con cui il mondo lo ha poi conosciuto, ma quello di  Fuser. 
Un viaggio quello che  intraprende con l'amico Alberto Granado e che lo porta ad attraversare  buona parte del continente sudamericano ed ha il sapore (come poi  effettivamente lo sarà) di certe primitive e primordali iniziazioni. Un  distacco dalla culla della famiglia per affrontare e capire il mondo.
Sono  sicura che anche all'epoca di Ernesto viaggiare significava anche  esporsi a dei pericoli, ogni viaggio è così. Ma si potevano toccare le  persone e lasciarle alle spalle era doloroso. 
Guardando  il film, non so se senza Alberto, Ernesto sarebbe ripartito da casa  della sua ragazza (una delle prime tappe), per esempio, se fosse  arrivato fino al Lebbrosario di San Pablo o se avesse finito per restare  a curare la miseria della vecchina di cui non sappiamo da quanto non  mangia, oppure a parlare di miserie con volti vari ma composti e  dignitosi che hanno da offrire solo la loro benedizione, il calore della  loro giacca e poco altro.
Lo  sventolio di mani o moncherini di arti che salutano i due ragazzi che  ripartono dal lebbrosario, oltre alla nebbia che piano si richiude piano  su di loro, è una forma poetica rara di ripresa: non molti registi  riuscirebbero a rendere così bene uno stato d'animo, anche avendo  disponibile una ottima sceneggiatura ed un altrettanto ottimo  interprete. Merito anche dei diari stessi, senza ombra di dubbio.
Per chi avesse, come me, inciampato per sbaglio in questo libro / film, lascio dei dati estrapolati dal sito della Feltrinelli e di Wikipedia.
Il libro: Latinoamericana. Un diario per un viaggio in motocicletta
Editore: Feltrinelli - Collana Universale Economica
(se andate sul sito dell'editore, troverete dei curiosi e contraddittori commenti: se metto il link è per dare conferma a chi che sostiene che l'ho abituato male).
Descrizione: Nel dicembre del 1951 due ragazzi argentini partono su una sgangherata motocicletta da Cordoba, decisi ad attraversare il continente fino al Venezuela. Entrambi studenti di medicina, Ernesto Guevara de la Serna e Alberto Granado termineranno quel lungo viaggio il 26 luglio 1952. Qualche tempo dopo l'uomo che la storia ricorderà con il soprannome di "Che", riordina i suoi appunti in un libro, che è il dettagliato resoconto delle traversie affrontate in migliaia di chilometri. Chi scrive non è ancora il comandante Che Guevara, ma un ragazzo entusiasta, incline alle avventure picaresche e già infiammato da quella bramosia di vivere e di conoscere che lo accompagnerà in tutta la sua breve esistenza.
Il film: I diari della motocicletta
Regia: Walter Salles
Anno: 2004
Durata: 128 minuti
Sceneggiatura: Jose Rivera
Soggetto: Ernesto Che Guevara (diario)
Alberto Granado (romanzo)
Interpreti principali: Gael García Bernal: Ernesto Guevara de la Serna
Rodrigo De la Serna: Alberto Granado

 
Ho fatto come te...sono su http://catetom79.wordpress.com Ciao.
RispondiEliminaCiao, Catecom. Sono contenta di risentirti, ma Perchè "come me"? Io non sono su Wordpress e ho dovuto rifare tutto a mano....
EliminaCi sentiamo...
qualcuno sa dirmi perchè non si può più accedere al club dei poeti?
Eliminagrazie ;-)
stella
Ciao Stella. Io riesco ad accedere (anche adesso), se intendevi leggere le pagine del sito.
EliminaPer quanto riguarda le iscrizioni, le hanno finalmente riaperte.
Se il tuo PC ti dà errore, magari è un problema momentaneo del tuo server.
Riprova e fammi sapere con quale nick pubblichi, se pubblichi.
Carla
Sono ospite e mi limito a leggere le poesie che pubblicate. Ho conosciuto il club dei poeti grazie a te :-) A tutt'oggi non riesco ad accedere e il problema non è mio. :-( ciao.
EliminaStella
Da qualche giorno non ci riesco neppure io.
EliminaManutenzione del sito, pare...
Speriamo che apportino qualche miglioria grafica.
Sono contenta di averti fatto conoscere la Vetrina; per dire la verità, la consiglio sempre a tutti gli amici poeti, oltre a chi so amare la poesia.